Trump impone dazi del 30% sull’importazione di celle e moduli FV

by editore

Lunedì 22 gennaio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato la decisione di imporre dazi del 30% sull’importazione di celle e moduli fotovoltaici. Le tariffe scenderanno al 15% dal quarto anno, mentre i primi 2,5 GW di celle solari importate non saranno interessati dai dazi. La misura penalizza fortemente i produttori di Cina e Corea del Sud, che hanno annunciato l’intenzione di fare ricorso al World Trade Organization (WTO), mentre l’associazione americana Solar energy industries association (Seia) ha commentato questa decisione sottolineando i rischi per la filiera del solare negli USA. Sarebbero infatti in bilico 23mila posti di lavoro e miliardi di dollari di investimenti.

Secondo un’elaborazione di GTM Research l’introduzione delle tariffe si tradurrebbe in un amento medio di 0,10 dollari al Watt. Questo aumento avrebbe conseguenze negative soprattutto sul segmento degli impianti utility scale, mentre il mercato residenziale ne sarebbe influenzato in misura minore. La decisione di imporre dazi del 30% sulle importazioni arriva dopo mesi di trattative. L’azienda americana Suniva, nel mese di aprile 2017, aveva avviato la petizione “Section 201” in cui chiedeva dazi su celle e moduli fotovoltaici di importazione cinese con l’obiettivo di sostenere la produzione interna. A Suniva si aggiungeva poi SolarWorld.

(s3)

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