Superbonus: il M5S smentisce l’ipotesi della riduzione al 75%

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I senatori del Movimento 5 Stelle in commissione Industria, Commercio e Turismo hanno smentito i rumors secondo cui si starebbe valutando una riduzione dell’aliquota del Superbonus al 75% e anzi hanno ribadito la richiesta di un prolungamento sino alla fine del 2023 e di un’estensione alle strutture ricettive e agli edifici rurali.

“In sede di linee di indirizzo relative al piano di Ripresa e Resilienza, qualcuno ha suggerito di accorpare tutti i bonus sotto un’unica aliquota al 75%”, si legge nella nota rilasciata dai senatori Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Gianluca Castaldi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro.

“Parliamo di bonus facciate, ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, sismabonus, bonus verde, bonus idrico e bonus colonnine. Ovviamente ciò non riguarda il Superbonus al 110%, per il quale anzi abbiamo chiesto il prolungamento almeno a tutto il 2023, e soprattutto un’estensione alle strutture ricettive come alberghi e B&B e agli edifici rurali. Quindi non ci sarà nessuna diminuzione del meccanismo fiscale del Superbonus, già oltre quota un miliardo di lavori, che in base a quanto riportato oggi dall’Ance frutterà già quest’anno aumenti medi di fatturato del 30% per tre su quattro delle imprese edili coinvolte. A tal proposito, però, restano comunque delle migliorie alla misura da fare, soprattutto a livello burocratico: su questo ci concentreremo come M5s”.

Conclude la nota: “Intanto, nel Dl Sostegni abbiamo presentato un pacchetto di emendamenti per allargare il Superbonus anche alle spese di diagnosi energetica e sismica, alle opere di risparmio e recupero delle risorse idriche, all’installazione di impianti di areazione e ventilazione e agli interventi di bonifica dell’amianto. Vogliamo rendere ancora migliore uno strumento dal grande potenziale economico, occupazionale e ambientale”.

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