Riforma bollette: Italia Solare annuncia ricorso al Tar

by editore
Italia Solare e le associazioni Adusbef, Codici Associazione Consumatori, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF hanno espresso dure critiche contro la riforma delle tariffe elettriche approvata nei gironi scorsi da Aeegsi. “La delibera 582/2015 del 2 dicembre 2015″ si legge in una nota delle associazioni, “varata durante la COP21 di Parigi, istituisce in Italia il principio secondo il quale chi più consuma meno paga; attraverso il bonus sociale, con un minimo contributo economico, si disincentiva l’efficienza energetica per le fasce di popolazione meno abbienti. Anziché spingerle a risparmiare energia si cerca di aumentarne i consumi”.

Le associazioni hanno inoltre annunciato l’intenzione di ricorrere al TAR per stoppare “una riforma dannosa per le tasche degli italiani, per l’ambiente e quindi per la salute”.

Viene contestata anche la decisione di riconoscere ti ai grossisti e ai distributori di energia elettrica più soldi chiedendoli a chi risparmia sulla bolletta. “È il solito regalo alle lobby dei combustibili fossili”.

Questa riforma” prosegue il comunicato “costerà in media a ogni italiano circa 100 € all’anno, senza neppure la possibilità di risparmiare tramite comportamenti virtuosi. Pagheranno meno solo i grandi spreconi di energia, non importa se con nucleo familiare numeroso o meno”.

Solo pochi giorni fa, Italia Solare e le altre associazioni avevano presentato una proposta alternativa che favoriva i comportamenti virtuosi nell’ambito dell’efficienza virtuosa.

“Quella dell’Autorità è invece una riforma che aumenta i costi dell’energia elettrica, incoraggia il consumo di energia prevalentemente da fonti fossili prelevata dalla rete, pregiudica gli investimenti già effettuati per impianti di autoconsumo e per l’efficienza energetica, non è conforme né alla legge delega né alle direttive comunitarie, ma soprattutto non influenza per nulla il comportamento del consumatore, che non avrà alcun interesse nell’assumere comportamenti virtuosi”.

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