Legambiente: “Il Governo prenda in carico la questione climatica. Necessario liberare l’autoproduzione da FER”

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Nel 2014 le fonti rinnovabili in Italia hanno garantito oltre il 38% dei consumi elettrici, ponendo il Paese tra i primi al mondo per la percentuale di energia prodotta da fonti pulite sul totale e garantendo la riduzione delle importazioni di energia dall’estero, la diminuzione dell’approvvigionamento da fonti fossili, il calo del costo dell’energia nel mercato elettrico, minori emissioni  inquinanti e l’aumento dell’occupazione nel settore energetico.  Nonostante i numerosi vantaggi generati dallo sviluppo delle rinnovabili, in Italia negli ultimi anni i Governi hanno ostacolato la loro diffusione, provocando un rallentamento del processo di conversione energetica in chiave sostenibile del Paese. Per questo motivo Legambiente, all’interno del dossier Stop alle rinnovabili in Italia, chiede al Governo Renzi “di guardare finalmente al futuro dell’energia e di prendere in carico sul serio la grande questione climatica”. Secondo l’associazione ambientalista, infatti, anche il Governo Renzi, che inizialmente aveva posto tra le priorità della sua agenda la lotta ai cambiamenti climatici, “si è contraddistinto per un accanimento ancora più accentuato dei suoi predecessori nei confronti delle energie pulite. Ma se i Governi precedenti potevano ignorare gli effetti di queste politiche”, prosegue il report, “il Governo Renzi non può non sapere che con lo stop agli incentivi le installazioni sono crollate del 92%”. L’associazione elenca quindi le priorità da seguire per consentire all’Italia di proseguire sulla strada della transizione energetica in chiave green, nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente. Il Governo deve presentare un piano per ridurre le emissioni di CO2 del 40% al 2030, che comprenda innanzitutto l’abolizione dei sussidi alle fossili e l’introduzione di misure a favore dell’autoproduzione da fonti rinnovabili, tra cui la diminuzione delle imposte per lo scambio di energia con la rete e la promozione di produzione e vendita di energia pulita da parte di cooperative e imprese ad utenze poste nello stesso ambito comunale. Inoltre, secondo Legambiente, è necessario semplificare l’installazione di impianti da fonti rinnovabili e offrire certezze per gli investimenti, oltre a premiare consorzi e aggregazioni di impianti solari, eolici, da biomasse. Infine, è fondamentale intraprendere una decisa politica a favore dell’efficienza energetica, in particolare in edilizia, perfezionando il quadro normativo di riferimento.

(sb)

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