Italia Solare ha accolto con entusiasmo il decreto firmato lo scorso 16 maggio dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha introdotto significative modifiche agli incentivi per le comunità energetiche.
Secondo l’associazione, che più volte aveva segnalato le criticità presenti nel meccanismo incentivante, queste modifiche offrono nuove opportunità di sviluppo alla generazione distribuita e all’autoconsumo collettivo.
Tra le proposte avanzate da Italia Solare e accolte dal ministero ci sono l’estensione della soglia demografica dei Comuni ammessi (passati da 5.000 a 50.000 abitanti) e la sostituzione del criterio della data di connessione con quello della data di fine lavori. Questa modifica, in particolare, permette di evitare penalizzazioni legate a eventuali ritardi nei tempi di allaccio alla rete che non dipendono dagli operatori.
«Il nuovo decreto recepisce alcune delle richieste che avevamo formalmente trasmesso al ministero nei mesi scorsi», ha commentato Andrea Brumgnach, vicepresidente e co-coordinatore del gruppo di lavoro CER e autoconsumo diffuso di Italia Solare. «È un segnale positivo che va nella direzione giusta, ma ora è fondamentale che si acceleri l’iter attuativo e che si predisponga un quadro stabile e duraturo per lo sviluppo delle comunità energetiche».
L’associazione segnala però il permanere di una criticità legata alle tempistiche ristrette. Infatti le richieste devono essere presentate entro il 30 novembre 2025 e, per farlo, è necessario avere già ottenuto preventivo di connessione e autorizzazioni. In molti casi, questi passaggi richiedono tempi lunghi e incerti, incompatibili con le scadenze imposte.
Italia Solare rinnova quindi l’invito al Governo a valutare una proroga delle scadenze e un rafforzamento delle misure di accompagnamento, in particolare a supporto dei piccoli Comuni e dei soggetti che intendono avviare comunità energetiche.