Italia Solare: 6 richieste di chiarimento sul Superbonus 110%

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Italia Solare ha redatto un documento con l’obiettivo di porre l’attenzione su alcuni elementi di criticità emersi in sede di implementazione del meccanismo del Superbonus 100%.

A tale proposito, l’associazione chiede al ministero delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate un intervento per fare chiarezza in tempi brevi, in modo da poter consentire un adeguato sviluppo della realizzazione degli interventi.

I temi affrontati nel documento sono sei.

Il primo riguarda l’esigenza di chiarire in modo univoco che l’appaltatore generale può applicare i propri margini, che devono essere considerati quali costi direttamente attinenti alla realizzazione dell’intervento, al pari delle spese tecniche, di installazione, di asseverazione, e che come tali rientrino a pieno titolo (nel rispetto dei massimali) negli importi ammessi a godere del bonus previsto dalla legge.

Nel secondo punto si chiede di chiarire se l’appaltatore generale possa assumere dal cliente l’incarico di gestire in maniera integrale e quindi incaricare direttamente i professionisti e sub-appaltare in tutto o in parte gli interventi ad altri soggetti abilitati.

Il terzo tema fa riferimento all’art. 33 del D.L. Semplificazioni-bis dove viene riportato che tutti gli interventi Superbonus, ad esclusione della demolizione e ricostruzione, sono da considerarsi manutenzione straordinaria e quindi autorizzabili tramite Cila. Il documento richiede di chiarire “da una parte, che se in base alle norme edilizie generali l’intervento non si considera di manutenzione straordinaria, ma edilizia libera, esso rimane tale anche ai fini dell’applicazione della normativa del Superbonus, in particolare dei massimali e dei titoli edilizi; conseguentemente, fatta esclusione per gli interventi di demolizione e ricostruzione, in presenza di interventi trainanti di superbonus, l’intevento trainato di installazione dell’impianto FV avrà sempre un massimale pari a 2.400 €/kWp non potendosi configurare, fatto salvo il caso della demolizione e ricostruzione, alcun intervento di ristrutturazione”.

Nel quarto punto si chiede di procrastinare la data per la cessione del credito e dello sconto in fattura per interventi diversi dal Superbonus a tutto il 2022.

La quinta richiesta affronta il tema della fine lavori di installazione degli impianti fotovoltaici per fare in modo che essa coincida con l’emissione della dichiarazione di conformità “a regola d’arte”, da appurare sulla base di idonea dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dell’impresa esecutrice.

Infine il documento chiede di chiarire “se in un condominio (avente un solo Codice Fiscale) costituito da 4 edifici sia possibile realizzare un solo impianto fotovoltaico di potenza inferiore a 20 kW o se sia invece possibile realizzare 4 impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 20 kW, uno per edificio (ovviamente con ogni impianto collegato a un POD diverso)”.

Scarica il documento di Italia Solare: 20210728_IS_Richieste_SB110_finale

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