C’è anche il fotovoltaico nel progetto sostenibile di Vallelata

by editore

Gruppo Lactalis Italia ha completato nei giorni scorsi il percorso volto all’analisi e alla totale compensazione delle emissioni di CO2 nella produzione di ricotta e mozzarella Vallelata.

Il Gruppo è stato protagonista della sottoscrizione di un accordo volontario con il ministero dell’Ambiente che ha portato ad un piano di analisi, misurazione e compensazione dell’impronta di carbonio dei due prodotti nell’ambito del progetto “Attiva per l’ambiente”.

La carbon footprint dei due prodotti Vallelata è stata calcolata prendendo in considerazione tutta la filiera produttiva, ovvero sia la CO2 diretta, generata dai processi produttivi in azienda, sia quella indiretta, legata alla coltivazione e all’acquisto delle materie prime.

A seguito di una prima fase di calcolo delle emissioni, condotta dal Consorzio Universitario di Ricerca Applicata dell’Università di Padova, e dopo la certificazione dei risultati da parte di Certiquality, Gruppo Lactalis Italia ha compensato 34.690 tonnellate equivalenti di CO2 relativamente alla produzione 2015 dei principali formati da 125g per la mozzarella e da 250g per la ricotta Vallelata.

L’azienda ha quindi neutralizzato completamente le emissioni di CO2 in atmosfera per la produzione dei due prodotti certificati, grazie all’acquisto e al ritiro di crediti di CO2 derivanti da un progetto di biogas localizzato a Belo Horizonte, in Brasile. Inoltre Vallelata ha voluto dare un segno tangibile del suo impegno anche sul territorio italiano: è nato così il progetto a sostegno del Consorzio Forestale di Pavia, con il quale Vallelata si prenderà cura di un’area boschiva di 30 ettari con oltre 50.000 alberi proprio nelle aree di Belgioioso e Travacò (PV), in prossimità dello stabilimento di produzione di Corteolona dove la mozzarella e la ricotta Vallelata vengono prodotte. Questo progetto è in grado di assorbire e compensare 600 ulteriori tonnellate annue di CO2 .

Il piano ecologico del Gruppo negli ultimi sei anni ha permesso di migliorare le performance degli stabilimenti, di ridurre del 12% il consumo di energia elettrica, dell’ 11% il consumo di energia termica, dell’11% il consumo di acqua e del 19% l’emissione di CO2.

Nello specifico, sono state portate avanti azioni di efficientamento energetico che contribuiscono alla riduzione delle emissioni: lo stesso stabilimento di Corteolona produce Biogas attraverso un impianto di digestione anaerobica delle acque reflue. Nel 2015 lo stabilimento di Corteolona ha autoprodotto il 65% dell’energia consumata dai reparti di produzione attraverso quattro impianti di generazione. Sono stati realizzati anche progetti ad energia solare per la produzione indiretta di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici e sono in corso di studio altri progetti ad energie rinnovabili.

«La salvaguardia dell’ambiente rappresenta una regola fondamentale nella realizzazione dei nostri prodotti», spiega Clara Pirovano, direttore marketing del Gruppo Lactalis Italia, «infatti i prodotti Vallelata sono 100% naturali. Portare avanti questo percorso volontario per la compensazione delle emissioni residue di CO2 ci è sembrato quindi il giusto coronamento del nostro impegno quotidiano per diminuire l’impatto ambientale di tutte le nostre produzioni»

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