A partire dal 1° aprile le bollette di luce e gas dei clienti in tutela caleranno rispettivamente dell’8,5% e del 9,5% per la famiglia tipo, ovvero quella che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW, mentre per il gas ha consumi di 1.400 metri cubi annui. Le riduzioni, che lo scorso anno nello stesso periodo si sono attestate rispettivamente al -8% e al -5,7%, sono prevalentemente legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati nazionali ed internazionali all’ingrosso dell’energia.
Per quanto riguarda l’energia elettrica l’aggiornamento è guidato da un calo della componente a copertura dei costi per l’approvvigionamento dell’elettricità (-12,22%), parzialmente ridotto da un adeguamento degli oneri generali (3,72%).
Sul fronte del gas naturale invece l’andamento è determinato dalla riduzione della spesa per la materia prima (-10,5% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (0,41%) e di altre componenti connesse al trasporto e gestione del contatore (0,15%). Per quanto riguarda una misurazione degli effetti sulle famiglie, al lordo delle tasse la spesa per l’elettricità nell’anno compreso tra il 1° luglio 2018 e il 30 giugno 2019 sarà di 565 euro. Nello stesso periodo la spesa per la bolletta gas sarà di circa 1.157 euro.
«Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, naturalmente, ma occorre monitorarne le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario», afferma il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini. «Il primo trimestre ci ha regalato un inverno non troppo rigido e condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e paesi Asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all’ingrosso. L’azione dell’autorità in questo contesto si concentra sul monitoraggio del sistema per consentire il massimo trasferimento di beneficio possibile al cliente finale».
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