Macse, positivo l’esito della prima asta: assegnati 10 GWh di capacità di accumulo

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Il 30 settembre 2025 si è svolta la prima asta del Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico (Macse). L’esito è più che positivo: sono stati infatti assegnati tutti i 10 GWh di capacità di accumulo previsti, nel sud e nelle isole. Gli esiti dell’asta hanno evidenziato un rilevante interesse da parte del mercato, con un prezzo medio ponderato di assegnazione di circa 13mila euro al MWh all’anno (14.566 euro al MWh all’anno per il Centro Sud, 12.146 euro al MWh all’anno per Sud e Calabria, 15.846 euro al MWh all’anno per la Sicilia e 15.029 euro al MWh all’anno per la Sardegna). Ricordiamo che il prezzo di assegnazione fissato dal regolatore era di 37.000 euro MWh annui.

La disciplina del Macse, definita da Terna sulla base del d.lgs. 210/2021 e della delibera Arera 247/23, è stata approvata lo scorso ottobre dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Gli impianti Bess con batterie agli ioni di litio, contrattualizzati nella prima asta del Macse, entreranno in esercizio nel 2028.

«Gli esiti dell’asta evidenziano una grande competizione ed un forte interesse da parte del mercato», dichiara Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna. «Stiamo parlando di un volume di investimenti associato stimabile in circa un miliardo di euro, che permetterà di migliorare l’integrazione delle rinnovabili. Le prossime aste seguiranno l’evoluzione della generazione rinnovabile e dello sviluppo della rete. Dal 2023 ad oggi sono già entrati in esercizio oltre 17 GW di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Terna è in prima linea per garantire una rete elettrica sempre più resiliente, intelligente e sostenibile».

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