Solare termico: in Europa installati nuovi 1,9 GWth nel 2015 (-6% rispetto al 2014)

by editore

Il mercato del solare termico in Europa nel 2015 ha totalizzato 1,9 GWth di nuove installazioni con una contrazione del 6% rispetto all’anno precedente. Il calo ha interessato quasi tutti i Paesi dell’Unione, a partire dalla Francia che, con 71 nuovi MWth, ha subito una decrescita del 32,6%, seguita dall’Olanda (-31,5%). Anche la Germania, che rappresenta il principale mercato UE del termico, ha subito una flessione del 10,4%, totalizzando 564,2 MWth di nuove installazioni. I dati sono stati diffusi dall’European solar thermal industry federation (Estif) in vista della pubblicazione del report “Solar thermal markets in Europe” prevista per il 1 dicembre 2016.

In solar-thermal-markets-in-europeItalia la nuova capacità installata nel 2015 è stata di 160,5 MWth, con un calo del 14,6% rispetto all’anno precedente e un aumento della capacità cumulata del 5,3%. In media a livello europeo la crescita del solare termico sarebbe ampiamente al di sotto del target indicato dagli Stati membri per il 2020. L’unico Paese che mostra un’inversione di tendenza è la Danimarca, che ha registrato un incremento su base annua del 47,6%, dovuto in particolare agli impianti su larga scala con una potenza nominale superiore ai 700 kWth, e allo sviluppo del teleriscaldamento. L’Italia, che rappresenta l’8% del mercato europeo, insieme a Spagna e Francia, è tra i Paesi con il potenziale di sviluppo più alto per il solare termico. Tuttavia, secondo Estif, servono le misure giuste a livello dei singoli Governi che favoriscano lo sviluppo di questo settore che, nel 2015 ha raggiunto un fatturato complessivo di 1,9 miliardi euro, impiegando circa 23.700 persone.

«Con quattro anni per raggiungere gli obiettivi del 2020, le fonti energetiche rinnovabili nel riscaldamento e raffreddamento offrono ancora un enorme potenziale non sfruttato, che può essere rapidamente implementato. Le applicazioni solari termiche, dagli scaldabagno agli impianti industriali, hanno dimostrato la loro competitività», ha spiegato Pedro Dias, segretario generale Estif. «Allo stesso tempo, gli investimenti in soluzioni solari termiche aiutano a promuovere la sicurezza energetica, ridurre le importazioni di energia e le emissioni di CO2, mentre consentono la creazione di nuovi posti di lavoro».

 

(sb)

 

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