Da qualche mese in Italia tiene banco l’obbligo introdotto da Arera in merito all’installazione del controllore centrale di impianto (CCI) per tutti gli impianti fotovoltaici a partire da 100 kWp collegati in media tensione. L’obbligo, che fino a prima di agosto interessava solo le installazioni di potenza superiore al MW, ha come principale obiettivo quello di consentire a Terna di modulare la produzione da fonti rinnovabili non programmabili, evitando criticità a livello di rete. E infatti il controllore centrale d’impianto deve essere in grado di attivare la funzionalità di potenza flessibile, che consente al distributore di rete o a Terna di controllare la potenza immessa in rete dagli impianti e di limitare, modulare o azzerare la stessa in caso di situazioni di emergenza.
Aggiornamento CEI
Prima di addentrarci nelle novità presentate nelle ultime settimane in termini di controllori centrali d’impianto e di nuove collaborazioni, è doveroso soffermarsi su alcuni aggiornamenti introdotti dal CEI. A fine ottobre è stato infatti pubblicato un importante aggiornamento in merito alla delibera 385/2025 di Arera, che ha assegnato al CEI il compito di definire una soluzione semplificata per gli impianti con potenza compresa tra 100 e 500 kW. Inoltre, la delibera richiede al CEI di specificare tecnicamente le modalità con cui l’azione di modulazione di potenza debba essere realizzata tramite la funzione PF2 sul CCI. Il CEI ha adempiuto a tale richiesta pubblicando la Variante 5 della Norma CEI 0-16, che introduce le opportune revisioni degli allegati O, T ed U.
Un parco da adeguare
Se c’è un primo punto interrogativo sull’obbligo di Arera, quello che riguarda proprio le tempistiche entro le quali bisognerà adeguare gli impianti. Oggi in Italia si stimano tra le 30mila e le 50mila installazioni di potenza superiore ai 100 kWp che necessitano di essere adeguate, ai quali si aggiungono le installazioni in corso di realizzazione. Insomma, un numero non banale di impianti che necessiteranno di interventi, e in poco tempo. Arera infatti stabilisce, entro febbraio 2026, l’attivazione della funzione PF2 per impianti di potenza superiore a 1 MWp, ed entro febbraio 2027 per gli impianti di potenza compresa tra 500 kW e 1 MW. Entro marzo 2027, invece, l’attivazione dovrà essere completata per gli impianti tra 100 kWp e 500 kWp.
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