Lo scorso 1° maggio il mercato elettrico italiano ha registrato per la prima volta nella storia prezzi pari o vicini allo zero per otto ore consecutive (dalle 10:00 alle 17:00) su tutte le zone del Paese.
Nello specifico secondo i dati del Gestore dei Mercati Energetici, poi diffusi da Italia Solare, il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso è rimasto pari o inferiore a 1 euro al MWh per sei ore consecutive, con una punta minima di 0 euro al MWh tra le 15:00 e le 16:00, su tutte le zone di mercato italiane.
«Il fotovoltaico riduce le bollette per tutti, a cominciare dalle imprese che hanno contratti indicizzati al prezzo all’ingrosso» ha commentato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «Questa è la dimostrazione pratica che più solare significa meno spesa energetica per tutti. Si può fare continuando ad assicurare la sicurezza della rete, come già si sta facendo in Italia grazie a regole molto ferree a cui devono sottostare i produttori, prevenendo situazioni emergenziali come si sono verificate in Spagna con il recente blackout».
La permanenza di prezzi nulli o addirittura negativi evidenzia la necessità di investire negli accumuli. Essi permettono di spostare parte dell’energia solare dalle ore centrali verso le fasce serali contribuendo alla sicurezza della rete elettrica.
Inoltre è importante tutelare i produttori fotovoltaici. Questi ultimi infatti, in caso di prezzi nulli prolungati o di frequenti limitazioni della produzione imposte dal gestore di rete, rischiano di avere ricavi non sufficienti a coprire i costi. “In questo contesto”, si legge in una nota rilasciata da Italia Solare, “la recente delibera Arera 128/2025 estende a tutte le fonti rinnovabili non programmabili il diritto alla remunerazione per la mancata produzione dovuta a esigenze di rete. Inoltre anche il FerX rappresenta uno strumento di tutela per i produttori di energia fotovoltaica che si vedranno garantiti i prezzi di generazione elettrica per 20 anni. Così come i PPA che sono una soluzione per la stabilizzazione dei ricavi per i produttori fotovoltaici”.