L’utilizzo di sensori e telecamere evolute consente agli installatori di effettuare manutenzioni data-driven da remoto. Grazie all’uso di questi strumenti digitali i tempi di intervento sono ridotti fino al 45% e l’efficienza operativa media dei tecnici è incrementata del 30%. Queste sono le evidenze pubblicate dalla recente analisi condotta dal Gruppo Fervo, azienda specializzata nell’offerta di servizi integrati per la gestione di infrastrutture e parchi immobiliari.
Inoltre, secondo recenti analisi di Siemens, la manutenzione predittiva negli smart building può arrivare a un’accuratezza dell’85% . Mentre il Microsoft Work Trend Index 2025 mostra come il 28% dei manager preveda di inserire team di “AI agent specialists” entro i prossimi 12-18 mesi.
I benefici di queste tendenze si estendono anche sul piano ambientale. L’applicazione di AI e sistemi di gestione energetica intelligente consente risparmi medi del 37% nei consumi degli uffici, del 23% negli edifici residenziali e del 21% nelle scuole. L’uso di extended reality e interventi da remoto riduce gli spostamenti dei tecnici del 35-40%, con effetti diretti sulle emissioni di anidride carbonica.
Il nuovo scenario richiede anche un costante aggiornamento delle competenze: secondo il Future of Jobs Report 2025 del World Economic Forum, la quota di tecnici con percorsi di up-skilling è salita dal 41% nel 2023 al 50% nel 2024. Competenze in intelligenza artificiale, analisi dei big data, reti, cybersecurity e alfabetizzazione digitale diventano fondamentali .
Anche il Gruppo Fervo ha investito nella formazione digitale del proprio personale, garantendo che ogni nuovo assunto segua un on-boarding su strumenti smart, realtà aumentata e analisi dei dati.
«Il nuovo tecnico diventa homo technologicus, un gestore di sistemi intelligenti capace di intervenire efficacemente sia in loco che da remoto su edifici digitalmente modellati e ottimizzati», ha dichiarato Alessandro Belloni, Ceo di Fervo.