Nonostante al termine del primo trimestre del 2025 si vedessero segnali di leggera ripartenza, il mercato del fotovoltaico di taglia residenziale ha proseguito l’anno non senza difficoltà. Infatti, entrando nello specifico, da inizio anno, le installazioni di potenza fino a 20 kW in Italia hanno registrato una flessione del 27% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche se il dato registrato a settembre, per 102 MW, è in linea con quello di settembre 2024 (110 MW). Si tratta di un segnale che evidenzia come il solare residenziale fatichi a correre sulle proprie gambe e che abbia ancora necessità di supporto, attraverso meccanismi incentivanti possibilmente strutturali che tengano sempre più conto del potere di acquisto delle famiglie. Lo dimostrano anche i numeri dell’Agenzia delle Entrate: sembrerebbe infatti che, nei primi mesi del 2025, i bonifici per ristrutturazioni siano calati del 35%.
Un panorama confuso
Tuttavia il momento attuale, sotto questo punto di vista, è piuttosto critico. Negli ultimi mesi, infatti, il quadro regolatorio ha subito diverse modifiche che hanno inciso direttamente sulla fiducia degli operatori. A partire dalla Legge di Bilancio dello scorso anno, in cui si esplicitava che il cosiddetto Bonus Casa sarebbe rimasto al 50% per il 2025 per poi essere rimodulato al 36% per le spese sostenute nel 2026 e 2027. Per questo gli operatori attivi nel mercato domestico hanno riposto speranza nel Conto Termico 3.0 il cui decreto, firmato questa estate, contemplava l’incentivazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica a condizione che venissero installati congiuntamente alla sostituzione di un impianto di riscaldamento preesistente con pompe di calore elettriche. Tuttavia, è stata confermata l’esclusione del fotovoltaico e dello storage nel privato residenziale.
L’esclusione del fotovoltaico residenziale nel Conto Termico
Partiamo dal Conto Termico 3.0, che ha escluso la possibilità di incentivare impianti fotovoltaici, di storage e di ricarica elettrica nel settore privato residenziale. Nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, non mancano speranze ottimiste di chi si augura che, soprattutto con la pressione delle associazioni, ci possano essere delle modifiche da parte del legislatore all’interno delle regole operative. Queste ultime, al momento della stesura di questo articolo (metà ottobre), non ci sono ancora.
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