È tempo di bilanci in materia di FER X Transitorio. In attesa infatti della pubblicazione della graduatoria, che dovrebbe essere stilata entro metà dicembre di quest’anno, sono arrivate le prime impressioni e i commenti dei principali operatori del mercato sulle richieste presentate, sui prezzi offerti durante la prima asta e sulle motivazioni che hanno portato a una prima e importante scrematura della potenza contingentata dalla manifestazione di interesse alla partecipazione alla procedura. Non mancano poi domande aperte sul futuro dei progetti ammessi e sugli scogli che potrebbero incontrare nel momento in cui dovranno essere realizzati e connessi.
Una prima scrematura
Il primo aspetto che ha suscitato scalpore è sicuramente quello legato alla scrematura della potenza contingentata dalla manifestazione di interesse alla prima asta. A luglio il GSE aveva pubblicato i risultati delle manifestazioni di interesse alla prima procedura: nella finestra utile per l’invio delle domande, compresa tra il 3 giugno e il 1° luglio, il gestore aveva ricevuto 1.387 domande solo per il fotovoltaico, per una potenza complessiva di 17,5 GW, su una potenza contingentata massima di 8 GW. A metà ottobre, il GSE ha poi pubblicato i risultati relativi alle iscrizioni alle prime procedure competitive del decreto FER X Transitorio. Per quanto riguarda eolico e fotovoltaico, in tutto sono giunte 870 richieste di iscrizione per quasi 12 GW di potenza. Di queste, 818 per una potenza di 10.093 MW sono relative a impianti fotovoltaici. Emerge intanto come il dato relativo alla potenza sia decisamente inferiore rispetto al contingente presentato nella prima manifestazione d’interesse, di quasi la metà. E, tra le motivazioni, uno dei primi colli di bottiglia andrebbe ricercato proprio nelle autorizzazioni necessarie alla presentazione dei progetti alla prima asta.
FER X: prezzi competitivi
Pochi giorni dopo la pubblicazione dei risultati alla prima asta, il GSE ha diffuso i primi esiti della procedura competitiva del FER X Transitorio. Analizzando il fotovoltaico, degli oltre 10 GW di potenza presentata, per circa 9 GW il prezzo offerto è stato inferiore ai 65 euro al MWh. Per 7 dei 10 GW, invece, il prezzo offerto è inferiore ai 60 euro al MWh. Ricordiamo che per aggiudicare tutti gli 8 GW, e quindi il contingente massimo previsto dal GSE, il limite di prezzo in asta è di 62,05 euro al MWh. Cosa indicano questi prezzi e come sono stati accolti? Il mercato è decisamente soddisfatto soprattutto se si considera la competitività dei prezzi di aggiudicazione in relazione al prezzo unico nazionale, che a ottobre 2025 ammontava a circa 120 euro al MWh. Questo è un segnale positivo se si pensa che gli impianti realizzati grazie al FER X avranno un prezzo fisso per 20 anni di circa la metà dell’attuale PUN (valore comunque soggetto a oscillazioni), con benefici sull’intero sistema energetico nazionale.
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