Il 3 settembre 2025 il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato le regole operative del Decreto FER X Transitorio. Questo aggiornamento specifica le condizioni per la partecipazione alla procedura competitiva rivolta esclusivamente agli impianti fotovoltaici con componenti non Made in China. Si tratta quindi di una prima attuazione di quanto previsto dal Net Zero Industry Act (Nzia). Ci sarebbe tuttavia un’ulteriore novità rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi.
Sono esclusi non solo i componenti realizzati in fabbriche localizzate in Cina, ma anche i moduli e le celle prodotti al di fuori del territorio cinese da aziende con sede legale in Cina.
“Al fine di una maggiore efficacia del criterio della resilienza ed al fine di evitare fenomeni di delocalizzazione della produzione o di diffusione di pratiche volte a modificare l’origine o il luogo di assemblaggio dei prodotti finali delle tecnologie a zero emissioni”, si legge nelle regole operative, “le procedure sono tali da consentire l’accesso ai soli impianti i cui moduli fotovoltaici non siano assemblati in stabilimenti produttivi ubicati in Cina o gestiti da imprese che abbiano sede legale centrale in Cina o appartenenti a gruppi societari il cui soggetto capogruppo abbia sede legale in Cina”.
Lo stesso è applicato alle celle. Confermato il contingente di potenza, che non dovrà essere superiore al 20% del contingente massimo approvvigionabile per gli impianti solari fotovoltaici previsto dal DM FERX Transitorio. Quindi, non dovrà superare 1,6 GW.
Le manifestazioni di interesse per la procedura competitiva Nzia potranno essere presentate dal 16 al 26 settembre 2025 tramite il Portale FERX, accessibile dall’Area Clienti GSE. Successivamente, sarà comunicato il periodo di presentazione delle richieste di partecipazione alla procedura e il relativo avviso pubblico.
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