Energy Release 2.0, pubblicato il testo del decreto; entro novembre le regole operative

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Dopo gli aggiornamenti conseguenti alle interlocuzioni con la Commissione europea, è stato pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il decreto che modifica il meccanismo dell’Energy Release.

Le modifiche al meccanismo originale

La norma prevede l’anticipazione di energia a prezzo calmierato a 65 euro al MWh per i comparti industriali che ne fanno più elevato uso. Questi ultimi si impegnano in cambio a realizzare impianti da fonte rinnovabile per restituire, nei successivi venti anni, l’energia anticipata.

Le modifiche apportate a questo meccanismo originale prevedono l’introduzione di una procedura competitiva per la selezione dei soggetti incaricati della realizzazione di nuova capacità di generazione e della restituzione dell’energia anticipata. Inoltre il nuovo testo prevede l’inserimento di una clausola che evita l’eventuale sovra-remunerazione dell’investimento nello sviluppo di impianti a fonti rinnovabili al termine dei 20 anni contrattuali.

I prossimi passaggi

La pubblicazione sul sito del Mase del testo modificato e approvato in Commissione europea segue la firma da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, avvenuta lo scorso luglio e la successiva registrazione alla Corte dei Conti.

Ora, entro la metà di novembre, il Mase approverà le regole operative aggiornate del GSE. Congiuntamente, approverà gli schemi contrattuali che disciplineranno l’anticipazione e la successiva restituzione dell’energia.

L’obiettivo è quello di garantire entro la fine dell’anno la sottoscrizione dei contratti per l’anticipazione dell’energia alle imprese energivore.

A seguire, nei primi mesi del 2026, sarà avviata la procedura competitiva per la selezione dei soggetti incaricati della realizzazione di nuova capacità di generazione e della restituzione dell’energia anticipata. Gli impianti da fonte rinnovabile con i quali restituire l’energia anticipata devono essere realizzati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti.

«Con la pubblicazione del decreto si completa un passaggio fondamentale per rendere operativo l’Energy Release 2.0, uno strumento che coniuga la promozione delle rinnovabili con il sostegno concreto alle imprese più esposte ai costi energetici», ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto. «Entro l’anno garantiremo alle aziende energivore l’accesso anticipato a energia rinnovabile a prezzo calmierato. Inoltre nei primi mesi del 2026 avvieremo la procedura per i nuovi impianti destinati alla restituzione dell’energia».

Per leggere il decreto clicca qui

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