Circola in questi giorni una nuova bozza del DL Energia che, stando agli ultimi annunci del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, potrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri già questa settimana.
In particolare il testo prevede un sesto articolo dedicato alle aree idonee. Esso chiarisce quali siti potranno essere considerati dalle Regioni automaticamente idonei per installare impianti da fonti rinnovabili. Il sesto articolo prevede inoltre spiegazioni sul funzionamento della piattaforma digitale per zone idonee e di accelerazione. Infine sono previsti chiarimenti sugli interventi realizzabili nei siti Unesco.
Entrando nello specifico, in riferimento alla terraferma sono considerati idonei i siti già ospitanti impianti della stessa fonte oggetto di repowering con una variazione non superiore al 20%. Altre aree da ritenersi idonee sono le cave e le miniere dismesse, le discariche chiuse, alcuni beni del demanio militare e infine infrastrutture ferroviarie, zone autostradali e industriali. Per quanto riguarda il fotovoltaico, sono contemplate anche altre aree tra cui gli invasi idrici, i laghi di cave e le miniere dismesse.
Sempre per il fotovoltaico, si esplicita nel testo che l’installazione di impianti con moduli collocati a terra in zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti è consentita esclusivamente in determinate aree. Gli interventi devono essere limitati a modifica, rifacimento, potenziamento o ricostruzione degli impianti già installati. Non devono inoltre comportare incremento dell’area occupata. Le varie restrizioni per il fotovoltaico a terra non si applicano a progetti destinati alla creazione di comunità energetica o inseriti in altre misure del Pnrr.
Nel testo si legge anche che entro 120 giorni dall’entrata in vigore del DL Energia, le Regioni e le Province autonome dovranno individuare, con propria legge, ulteriori aree idonee nel rispetto di principi e criteri stabiliti.
La bozza del DL Energia include anche misure riferite alla capacità di rete. In particolare si legge come Terna abbia l’obbligo di pubblicare trimestralmente la capacità disponibile per ogni porzione di rete. Inoltre Terna e i gestori saranno autorizzati da Arera a rilasciare soluzioni di connessione in eccesso rispetto alla capacità massima accoglibile del singolo punto di connessione. Infine si prevede la decadenza delle connessioni non validate per progetti non ancora autorizzati.
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