Terna: in Sicilia previsti 3,5 miliardi di euro di investimenti in dieci anni per rafforzare le reti

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Il Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale 2025-2034 è stato al centro dell’incontro svoltosi venerdì 11 luglio a Palermo tra Terna e la Regione Siciliana. L’iniziativa ha rappresentato un primo importante momento di confronto istituzionale con il neoassessore regionale all’Energia Francesco Colianni, focalizzato sugli interventi strategici previsti per il territorio siciliano.

progetto rete elettrica

Investimenti di Terna in Sicilia

Terna ha illustrato i contenuti del Piano per la Sicilia, che prevede investimenti per circa 3,5 miliardi di euro nel prossimo decennio. Si tratta del valore più alto tra tutte le regioni italiane, a conferma della centralità dell’isola nello sviluppo del sistema elettrico del Paese. Tra i principali contenuti discussi si distingue la Programmazione Territoriale Efficiente, un modello innovativo che consente di gestire in modo coordinato e sostenibile le crescenti richieste di connessione, favorendo uno sviluppo sinergico e ottimizzato delle infrastrutture. Accanto a questo approccio, il Piano prevede la realizzazione di opere strategiche destinate a incrementare la sicurezza del sistema e la capacità di trasporto all’interno della Regione, a vantaggio dell’integrazione delle fonti rinnovabili e della riduzione delle congestioni di rete.

Obiettivi del Burden Sharing

In particolare, secondo gli obiettivi del Burden Sharing al 2030, rispetto alla capacità installata da fonte rinnovabile del 2021, in Sicilia sarà necessario un incremento di circa 10,48 GW. Secondo i dati di Terna, al 30 giugno 2025 risultano circa 81 GW richieste di connessione sulla rete di alta tensione per impianti rinnovabili, a cui si aggiungono ulteriori richieste per circa 53 GW relative a sistemi di accumulo.

Il Tyrrhenian Link

Tra le opere più rilevanti del Piano decennale spicca il Tyrrhenian Link, che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine in corrente continua a 500 kV, per un totale di 970 km di cavo e una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta. L’infrastruttura si compone di due rami: il ramo est, che si estende per circa 490 km e collega la Sicilia alla Campania; il ramo ovest, invece, è lungo circa 480 km e unisce la Sicilia alla Sardegna.

A maggio 2025 si è conclusa la posa del cavo sottomarino della tratta est, un’infrastruttura record che, per la prima volta in Italia, ha visto l’installazione di un cavo in corrente continua a 2.150 metri di profondità. In poco più di due mesi sono stati posati 490 km di elettrodotto, suddivisi in due fasi: la prima, di 260 km, terminata a marzo; la seconda, di 230 km, avviata ad aprile e completata dopo circa un mese.

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