Nei giorni scorsi il governo è intervenuto sulla Legge di Bilancio 2026 con un maxi emendamento che modifica l’articolo 94 relativo all’iperammortamento. L’incentivo, che sostituisce i meccanismi Transizione 4.0 e 5.0, è destinato agli investimenti sostenuti dalle imprese. Tra questi rientrano anche quelli in impianti fotovoltaici.
I produttori di moduli esclusi
In riferimento alle installazioni solari, l’emendamento sta facendo discutere perché esclude i moduli iscritti alla lettera A del registro Enea. Si tratta dei pannelli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione europea e con un’efficienza di conversione pari ad almeno il 21,5%. Di fatto questo elimina quasi tutti i produttori di moduli Made in EU dalla possibilità di partecipare all’incentivo.
Alla lettera B del registro Enea non c’è infatti nessun produttore. Questa categoria contempla moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con celle solari prodotte negli Stati membri dell’Unione Europea con efficienza di conversione pari ad almeno il 23,5%.
Solo un produttore è invece iscritto alla lettera C che include moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea utilizzando celle solari bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte negli Stati membri dell’Unione europea con efficienza di conversione pari ad almeno il 24%.
Eliminate le maggiorazioni
L’emendamento sull’iperammortamento inoltre elimina il sistema delle maggiorazioni per gli investimenti ad alta efficienza energetica, in particolare quelli promossi dal piano Transizione 5.0. Così il governo fissa le aliquote al 180% fino a 2,5 milioni di euro, al 100% oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni, e al 50% oltre 10 milioni e fino a 50 milioni. Eliminati, dunque, gli incrementi maggiorati previsti per la transizione ecologica: 220%, 140% e 90% sulle stesse fasce.
Infine, la disciplina diventa triennale: si prevede infatti che il piano duri dal 1° gennaio 2026 al 30 settembre 2028. Sembra anche che il governo intenda abrogare l’articolo che vieta la compensazione dei crediti di imposta con i modelli F24 di Inps ed Inail.
