Il fotovoltaico in aree non agricole e superfici tecnicamente complesse torna al centro dell’agenda energetica nazionale. Con l’imminente pubblicazione del decreto FER 2, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) punta a sostenere una nuova generazione di impianti solari, valorizzando le cosiddette “aree idonee” e le installazioni galleggianti su bacini idrici.
Il decreto è atteso nella seconda metà del 2025 e rappresenterà un tassello fondamentale per diversificare la produzione da fonti rinnovabili, riducendo al minimo il consumo di suolo e favorendo tecnologie ad alta integrazione ambientale.
Cosa prevede il nuovo FER 2
Il decreto FER 2 introduce nuovi incentivi per impianti fotovoltaici installati in contesti specifici, tra cui:
- Aree idonee secondo quanto previsto dal D.lgs. 199/2021: aree già antropizzate, industriali, dismesse, o marginali dove l’installazione è semplificata;
- Impianti galleggianti su bacini idrici artificiali: cave allagate, invasi, canali, laghi industriali.
Le tariffe incentivanti saranno erogate tramite procedure competitive, con aste gestite dal GSE, e saranno rivolte a impianti di media e grande taglia. È prevista una premialità aggiuntiva per le tecnologie innovative e per i progetti con elevata sostenibilità ambientale.
Le aree idonee: una risorsa da valorizzare
L’introduzione delle aree idonee rappresenta una svolta normativa importante. Queste superfici, già definite e delimitate dalle Regioni, includono zone:
- industriali o artigianali dismesse;
- ex discariche o siti in fase di bonifica;
- porzioni di territorio marginale, non agricolo e privo di valore paesaggistico.
L’obiettivo è favorire lo sviluppo di impianti fotovoltaici senza interferenze con l’agricoltura o vincoli ambientali, semplificando le autorizzazioni e garantendo maggiore rapidità nella realizzazione dei progetti.
Impianti flottanti: energia solare sull’acqua
Tra le novità più interessanti del FER 2 c’è il riconoscimento formale degli impianti fotovoltaici galleggianti, detti anche floating PV. Si tratta di installazioni che sfruttano superfici d’acqua artificiali – come bacini idrici, cave allagate o vasche industriali – per la produzione di energia pulita.
Questa tecnologia consente di:
- ottimizzare l’uso del territorio, sfruttando aree inutilizzabili per altri scopi;
- migliorare l’efficienza dei moduli, grazie all’effetto di raffrescamento dell’acqua;
- ridurre l’evaporazione dei bacini.
Un’occasione strategica per imprese e operatori
Il nuovo schema di incentivazione FER 2 apre spazi di sviluppo per:
- Sviluppatori e general contractor, chiamati a mappare le aree idonee e presentare progetti competitivi;
- Imprese tecnologiche, attive nel settore dei sistemi galleggianti e dell’ancoraggio;
- Installatori e manutentori, coinvolti nella realizzazione e gestione degli impianti.
Tempistiche e prossimi step
La pubblicazione del FER 2 è prevista entro il terzo trimestre 2025, con una dotazione triennale e aggiornamenti periodici. Le prime aste potrebbero aprirsi già entro la fine dell’anno.
Per gli operatori interessati, questo è il momento ideale per individuare siti adatti, progettare configurazioni ottimizzate e prepararsi all’ingresso nel nuovo sistema incentivante.