Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il decreto del Conto Termico 3.0 che aggiorna e potenzia l’incentivazione di interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.
La decorrenza effettiva della misura avverrà con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la successiva attivazione del portale online da parte del GSE, previsto entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Il testo include nuovi soggetti nel meccanismo di incentivazione come gli enti del terzo settore che sono equiparati alle amministrazioni pubbliche. Viene anche introdotta la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi anche attraverso comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo collettivo. Inoltre il perimetro degli edifici coinvolti per gli interventi di efficienza energetica, finora riservati alla pubblica amministrazione, è ampliato anche agli edifici non residenziali privati.
L’installazione di impianti solari
In aggiunta agli interventi già previsti come l’isolamento termico, l’installazione di pompe di calore o di collettori solari, sono incentivabili nuove tipologie di intervento come impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica. Questi impianti possono essere incentivati a condizione che siano installati congiuntamente alla sostituzione di un impianto di riscaldamento preesistente con pompe di calore elettriche. Nel testo del decreto si legge infatti che risulta incentivabile “l’installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche”.
Caratteristiche degli impianti fotovoltaici
La potenza dell’impianto non deve essere inferiore a 2 kWp nè superiore a 1 MWp e comunque alla potenza disponibile sul punto di prelievo su cui viene connesso l’impianto di produzione. I moduli fotovoltaici e gli inverter costituenti l’impianto devono essere esclusivamente di nuova costruzione e dotati di marcatura CE. I moduli devono disporre di garanzia di rendimento minimo pari almeno al 90% dopo i primi 10 anni di vita. Gli inverter invece devono essere coperti da garanzia di rendimento europeo pari ad almeno il 97%.
Incentivi e limiti di spesa previsti dal Conto Termico 3.0
Il decreto, che tiene conto dell’evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato aggiornando i massimali, prevede un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alla pubblica amministrazione e 500 per i privati. Si riconosce una copertura media del 65% delle spese ammissibili, che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.
Relativamente all’installazione di impianti fotovoltaici, l’incentivo è calcolato nel limite del 20% di un costo massimo ammissibile pari a 1.500 euro al kW per impianti fino a 20 kW, 1.200 euro al kW per impianti oltre 20 kW e fino a 200 kW, 1.100 euro al kW per impianti oltre 200 kW e fino a 600 kW, 1.050 euro al kW per impianti oltre 600 kW e fino a 1.000 kW. Infine l’incentivo è calcolato nel limite del 20% di un costo massimo ammissibile pari a 1.000 euro al kWh per l’installazione di sistemi di accumulo.
«È un provvedimento molto atteso, soprattutto dagli enti locali e per il quale il Mase ha lavorato con grande solerzia», ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin. «Con le novità introdotte puntiamo a migliorare l’efficienza degli impianti termici negli edifici: una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e contenere i costi dell’energia. Con il Conto Termico 3.0 rendiamo più semplice, accessibile ed efficace uno strumento già apprezzato da amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini».
Per leggere il testo del decreto approvato dal Mase clicca qui