Nei giorni scorsi il governo spagnolo ha diffuso nuove informazioni sulle circostanze che lo scorso 28 aprile hanno portato ai black out elettrici nella penisola iberica. Secondo quanto dichiarato dalla ministra Sara Aagesen, vicepresidente del ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico (Miteco), il blackout è stato il risultato di una cattiva pianificazione, mancanza di lungimiranza ed errori nella gestione della tensione da parte delle aziende.
Nel documento presentato dalla Commissione governativa incaricata di indagare sul black out emerge come l’incidente abbia avuto un’origine multifattoriale, con una sequenza temporale di eventi che hanno progressivamente destabilizzato il sistema, culminando in un black out totale sulla penisola dovuto a sovratensione. Il rapporto include anche una serie di raccomandazioni che spaziano dal miglioramento del controllo e della supervisione del comportamento degli operatori fino all’aumento del livello di interconnessione con la Francia. Nella relazione non ci sono accenni al fotovoltaico tra le cause del black out del 28 aprile 2025.
Sara Aagesen, ministra e vicepresidente del ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico
«In 49 giorni, praticamente la metà del termine stabilito dall’UE, il Comitato ha fornito una diagnosi rigorosa e verificata che ci permetterà di rafforzare il sistema elettrico», spiega la ministra Sara Aagesen. «Una base solida su cui lavorare per progettare risposte rapide con l’obiettivo che un episodio del genere non si ripeta».
Tra le azioni proposte dal Comitato spiccano il rafforzamento della supervisione e della verifica del rispetto degli obblighi da parte di tutti gli operatori del sistema elettrico in Spagna, nonché misure tecniche per potenziare la capacità di controllo della tensione e di protezione dalle oscillazioni del sistema. Inoltre, si raccomanda di aumentare la domanda e la flessibilità del sistema elettrico. A contribuire a questi obiettivi saranno la Pianificazione Elettrica 2025-2030 in Spagna, che darà priorità ai consumi industriali, l’incremento della capacità di accumulo e una revisione della regolazione dei servizi di bilanciamento e delle restrizioni tecniche del sistema.
