Nell’affrontare il fenomeno del blackout che lo scorso aprile ha colpito Spagna e Portogallo è spesso emersa un’urgenza: la crescita degli impianti da fonti rinnovabili in Europa dovrà essere accompagnata di pari passo con lo sviluppo di grandi sistemi di storage, anche in modalità stand alone, per fornire servizi di bilanciamento della rete elettrica. Il quadro europeo, da questo punto di vista, sembra indicare che siamo sulla strada giusta: i nuovi sistemi di storage utility scale installati in Europa nel corso di quest’anno potrebbero superare per la prima volta i dispositivi in ambito residenziale. E grazie al calo dei prezzi delle batterie e all’evoluzione tecnologica, che vedrà performance e potenze sempre migliori, si apriranno scenari ancora più interessanti.
Meccanismo regolato
L’opportunità più ghiotta per il mercato italiano arriva sicuramente dal nuovo meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico (Macse) introdotto con decreto Legislativo 210/21. L’obiettivo è quello di favorire l’integrazione delle rinnovabili con un livello efficiente di “overgeneration” (ovvero nei momenti in cui la produzione di energia elettrica supera la domanda) a partire dagli sviluppi di rete previsti. Questo meccanismo consentirà al sistema di acquisire nuova capacità di accumulo attraverso contratti di approvvigionamento di lungo termine aggiudicati per tramite di aste competitive organizzate da Terna, a cui possono partecipare gli operatori titolari di nuovi sistemi di accumulo. Il decreto è stato approvato lo scorso ottobre dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il prossimo step è l’avvio della prima asta, previsto per il 30 settembre 2025. Entro fine anno si dovrebbero conoscere i risultati.
Il mercato dei Bess prende forma
Inizia quindi a prendere forma il mercato dello stoccaggio in Italia che, dopo anni prevalentemente incentrati sullo sviluppo di sistemi di accumulo per le taglie residenziali trainati soprattutto dal Superbonus, inizia a pensare un po’ più in grande. E il fermento è decisamente elevato: accordi, sviluppo di progetti, acquisizioni di pipeline, nuove soluzioni dall’alto valore tecnologico e soprattutto una richiesta ancora più alta di figure specializzate nel comparto dei Bess utility scale sono alcune conferme di come il Paese si stia candidando a coprire un ruolo di primo piano a livello europeo.
Per leggere l’articolo completo sui Bess, clicca qui