Testo unico FER: Italia Solare e Alleanza per il Fotovoltaico chiedono ulteriori semplificazioni

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Testo Unico FER
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Martedì 28 ottobre si sono tenute presso le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati le prime audizioni sul Testo Unico FER. Tra le associazioni di categoria, hanno partecipato Alleanza per il Fotovoltaico e Italia Solare. Entrambe hanno sottolineato come il sistema autorizzatorio continui a presentare complessità procedurali e incertezze interpretative. Ciò rischia di rallentare la realizzazione degli investimenti nel settore fotovoltaico. Inoltre, rischia di compromettere la traiettoria di crescita necessaria per il raggiungimento degli obiettivi climatici e industriali nazionali.

Testo Unico FER: le proposte di Italia Solare

Nel corso dell’audizione, Italia Solare ha sottolineato come il cosiddetto decreto “correttivo” del D.Lgs. 190/2024 finisca per introdurre ulteriori complessità. Le nuove disposizioni, infatti, impongono obblighi aggiuntivi come il titolo edilizio e la concessione preventiva per attraversamenti di suolo pubblico anche per impianti di piccola taglia. In questo modo, si amplia la discrezionalità amministrativa. Si rischia inoltre di rallentare l’intero processo di diffusione del fotovoltaico. Italia Solare ha evidenziato che, in assenza di una revisione puntuale, le conseguenze potrebbero tradursi in contenziosi, ritardi e aumento dei costi dell’energia.

L’associazione ha quindi invitato il legislatore a eliminare gli adempimenti non necessari. Ha chiesto inoltre di chiarire i casi in cui è effettivamente richiesto un titolo edilizio. E invita a sostituire la concessione preventiva di attraversamento con un semplice nulla osta acquisibile durante la procedura semplificata. È stato inoltre proposto di disciplinare in modo chiaro la fase transitoria. Quindi, di consentire agli operatori di scegliere se proseguire con il vecchio regime o adottare quello nuovo, evitando vuoti normativi e interpretazioni divergenti.

L’intervento di Alleanza per il Fotovoltaico

Anche Alleanza per il Fotovoltaico ha richiamato l’attenzione delle Commissioni parlamentari su alcune criticità del Testo Unico FER. Qualora non venissero corrette, potrebbero generare veri e propri blocchi operativi. Alcune modifiche introdotte dal correttivo, come l’estensione delle norme ai sistemi di accumulo e una maggiore sostenibilità delle compensazioni territoriali rispetto all’iter della PAS, sono state accolte con favore. Tuttavia, altre misure rischiano di produrre l’effetto opposto. L’associazione chiede ad esempio che, per i progetti fotovoltaici ordinari, nessuna concessione deve essere richiesta prima dell’inizio del procedimento autorizzativo.Questo sia nel caso di procedura abilitativa semplificata sia nel caso di autorizzazione unica. Le concessioni per l’utilizzo di aree pubbliche devono pertanto essere acquisite solo dopo il rilascio del titolo autorizzativo, invitando gli enti competenti a partecipare attivamente all’iter.

Bene la direttiva RED III

Nel secondo intervento, dedicato al recepimento della Direttiva RED III, Italia Solare ha espresso apprezzamento per l’impostazione generale del provvedimento, riconoscendo l’importanza del suo contributo agli obiettivi di decarbonizzazione. Ha tuttavia evidenziato la necessità di alcuni correttivi. In particolare, ha proposto di rendere realmente convenienti le garanzie di origine per gli impianti sotto i 50 kW e per le comunità energetiche, estendendole anche agli impianti incentivati per un periodo transitorio.

Un altro punto centrale dell’intervento ha riguardato la necessità di aggiornare l’allegato del D.Lgs. 199/2021 relativo all’obbligo di installazione degli impianti da installare negli edifici nuovi o ristrutturati. Italia Solare ha proposto di incrementare la potenza delle installazioni di almeno il 20-30%, in coerenza con l’aumento dell’efficienza dei moduli fotovoltaici e la riduzione dei loro costi. L’associazione ha infine richiamato l’urgenza di potenziare la formazione di tecnici e installatori, oggi difficili da reperire, suggerendo che i corsi abbiano periodicità minima e una dimensione adeguata alla domanda, definita in collaborazione con le associazioni del settore.

Anche Alleanza per il Fotovoltaico ha espresso apprezzamento per il recepimento della Direttiva RED III, che stabilisce per l’Italia un obiettivo vincolante del 39,4% di energia rinnovabile nei consumi finali entro il 2030, in linea con il target europeo del 42,5%. Il riconoscimento dello sviluppo delle rinnovabili come attività di prevalente interesse pubblico rappresenta, secondo l’Alleanza, un principio fondamentale per favorire la semplificazione e l’accettabilità dei progetti sul territorio.

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