Ondata di reazioni alle parole di Cingolani pro-nucleare e contro le FER

by editore
greenpeace finzione ecologica

Hanno suscitato un’autentica ondata di reazioni e di critiche le dichiarazioni di settimana scorsa con cui il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, aveva suggerito un’apertura all’ipotesi di ritorno al nucleare esprimendo dubbi sul valore di alcune posizioni pro-rinnovabili, i cui sostenitori aveva definito “radical chic” e “oltranzisti ideologici”.

Numerose le dichiarazioni su stampa, blog, canali web e pagine social. Ecco qualche esempio.

A proposito del nucleare, l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, ha così commentato le parole del ministro: «No, non è realistico pensare a una riconsiderazione. Quello che viene definito ‘nuovo nucleare’ “non è tanto nuovo come sembra». E sul tema della transizione energetica ha spiegato: «Nel mix energetico italiano meno combustibili fossili ci sono e meglio stiamo tutti. Quanto più velocemente ci disfiamo della percentuale di energia che stiamo producendo da fonti fossili, tanto meglio siamo messi dal punto di vista energetico. Per fare questo è necessario accelerare gli investimenti nelle rinnovabili».

Sabato 4 settembre su Avvenire è uscito un articolo a firma Marco Morosini (professore di Politica ambientale al Politecnico di Zurigo) dal titolo: “Se così parla il ministro della Transizione, serve un altro ministro”. L’articolo prende in esame tutte le prese di posizioni del ministro contro le rinnovabili, contro la mobilità elettrica, per il nucleare e l’idrogeno, dimostrandone l’infondatezza e arrivando a concludere “Siamo sicuri che – con tutto il rispetto – non ci siano persone più qualificate per fare il Ministro della transizione ecologica?”.

Il 3 settembre sul Manifesto, il direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, aveva definito Cingolani “ministro della finzione ecologica” ricordando che “Persino l’Agenzia internazionale dell’energia di Parigi ha ammesso, dopo vent’anni di sottovalutazioni, che il solare è l’energia più economica mai prodotta”. Onufrio sottolinea l’esistenza di “Una campagna anti-rinnovabile – questa sì pseudo-ambientalista e radical chic – che peraltro si è levata con alcuni dei commentatori legati alle fonti fossili contro l’eolico e il solare, con argomenti capziosi e con numeri a capocchia, mentre proprio le rinnovabili potrebbero aumentare l’occupazione e produrre un reddito energetico a comunità, piccole imprese e aziende agricole come accade altrove”. In merito al nucleare, Onufrio prosegue: “Il Ministro di nuovo straparla di nucleare mentre dovrebbe ricordarsi che ci sono già stati due referendum sul nucleare nel nostro Paese. L’aveva fatto già citando la fusione, che è ancora allo stadio di ricerca e per la Commissione europea, che finanzia il progetto Iter, non ci si aspetta alcuna produzione commerciale prima del 2050. Poi ha parlato di mini-reattori, su cui alcuni puntano anche perché serviranno per aggiornare le flotte di sottomarini nucleari e di portaerei. Ma che, dopo decenni in cui si è cercato invano di tagliare i costi del nucleare alzando la potenza dei reattori, ci si riesca miniaturizzandoli appare un nonsense”.

Il 2 settembre, Luca Mercalli, sul Fatto Quotidiano aveva rimandato al mittente l’accusa di oltranzismo ideologico invitando il ministro a guardare i numeri della scienza ambientale. L’articolo si concludeva con un richiamo all’attuale emergenza: “L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha appena pubblicato l’Atlante della mortalità e delle perdite economiche da estremi climatici: nei 50 anni 1970-2019 i disastri climatici sono aumentati di cinque volte, causando in media ogni giorno 115 morti e 202 milioni di dollari di danni. Se vogliamo evitare che il bilancio peggiori occorrono scelte intransigenti. L’Alliance of World Scientists dice da anni che se vogliamo salvarci bisogna applicare misure draconiane alla società, incluso l’arresto della crescita economica fine a se stesso e dell’aumento di popolazione. Decisioni ancora più oltranziste dell’ambientalista più oltranzista”.

Leggi gli articoli:

Avvenire “Se così parla il ministro della Transizione, serve un altro ministro”

Il Manifesto “La campagna anti rinnovabile del ministro della finzione ecologica”

Il fatto quotidiano “Oltranzista è il modello di sviluppo che ci uccide”

 

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