Nel numero di maggio di SolareB2B un approfondimento sugli inverter ibridi

by editore

All’interno del numero di maggio di SolareB2B è pubblicato un articolo di approfondimento sugli inverter ibridi, che in futuro saranno sempre più smart e punto nevralgico del dialogo tra i vari dispositivi elettrici domestici.

Secondo Anie Rinnovabili, nel 2021 sono stati installati 29.165 sistemi di storage con configurazione lato produzione DC, contro i 7.247 installati l’anno precedente per una crescita di oltre il 302%. Questi numeri decisamente importanti dimostrano tutto il fermento di un mercato che anche in futuro continuerà a calcare la scena. Soprattutto, ma non solo, in ambito residenziale.

Attualmente la domanda supera la capacità produttiva del mercato. E le prospettive parlano di una crescita che non accennerà a diminuire almeno per tutto il 2022. Motore di questa crescita è stato il Superbonus 110% che ha sdoganato i sistemi di storage e, con essi, gli inverter ibridi. A questo primo fenomeno di boost si è aggiunta negli ultimi tempi l’instabilità politica ed energetica. Essa ha causato come reazione un incremento ulteriore di domanda di installazioni fotovoltaiche con accumulo nell’ottica di aumentare la propria indipendenza dalla rete.

La domanda verte verso la maggior potenza possibile sia in termini di pannelli su tetto sia in termini di sistema di storage. Questomette i proprietari degli impianti nella condizione di avere più kWh a disposizione nei periodi in cui c’è minor irraggiamento. Così la configurazione principe si conferma essere l’inverter ibrido monofase da 6 kW abbinato alla massima taglia di batteria disponibile, quindi 20-22 kWh.

I fenomeni di boost che interessano il segmento residenziale, tolto il Superbonus, strizzano l’occhio anche e soprattutto al segmento commerciale e industriale. Qui infatti la necessità di ridurre le bollette energetiche diventa quasi vitale. Ora gli impianti fotovoltaici con accumulo in ambito commerciale e industriale sono  lontani da quelli in ambito residenziale sia per numero sia per capacità. Ma la situazione dovrebbe cambiare sensibilmente nel prossimo biennio.

Hanno partecipato all’articolo EEI, Energy, Fronius, GoodWe, Growatt, Huawei, Ingeteam, Kostal, Peimar, QCells, Riello Solartech, Saj, Senec, Sheen+, Sma, SolarEdge, Solax Power, Solis, Sunerg, Sungrow, Sunways, Viessmann, Zucchetti Centro Sistemi

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