Elezioni e Rinnovabili. 4 – Movimento 5 Stelle

by editore

In questi giorni che precedono il voto, SolareB2B pubblicherà il programma dei principali partiti sul tema delle energie rinnovabili. La “rivoluzione energetica” del Movimento 5 Stelle – così viene definita nel Programma Energia (PEM5S) 2018 – punta a fare dell’Italia un paese indipendente per quanto riguarda il sistema energetico e “totally green”: dovrà essere alimentato esclusivamente con fonti rinnovabili (sia termiche sia elettriche) a partire dal 2020, “All’interno di un sistema energetico unico europeo”. Contestualmente, tramite alcuni step entro il 2050 il nostro Paese dovrà uscire dal petrolio – probabilmente l’obiettivo più ambizioso del programma politico in fatto di ambiente dei 5 Stelle – e dovrà abbandonare l’uso di benzina, carbone e gas naturale. Bandita è anche l’energia nucleare, compresa quella acquistata da Paesi terzi, e le trivellazioni – marine e terrestri – devono essere interrotte per tutelare il sottosuolo, le sue risorse, e “L’immagine ad alto valore naturalistico che sempre più si va imponendo all’attenzione del turismo internazionale”.

L’obiettivo in fatto di energia passa in primis dal risparmio e dall’efficienza energetica per arrivare a coinvolgere settori dell’economia – industria e agricoltura – così come “trasporti e scelte individuali”. L’investimento sulle energie rinnovabili porterà, secondo il movimento guidato da Luigi Di Maio, alla costituzione di 17.000 nuovi posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica. A questi se ne devono aggiungere ulteriori 200mila nell’ambito del riciclo.

E se Terna dovrà tornare ad essere statale, gli investimenti esteri delle imprese pubbliche dovranno essere ridotti per favorire investimenti nazionali, per la precisione dovranno essere riservati 50 miliardi di euro a settori strategici facendo leva su innovazione, rinnovabili, manutenzione del territorio, contrasto al dissesto idrogeologico, adeguamento sismico e banda ultralarga.

IL PROGRAMMA UFFICIALE

LA POLITICA ENERGETICA. OBIETTIVI GENERALI

Il gruppo di lavoro congiunto dei cittadini eletti alla Camera e al Senato nel Movimento 5 Stelle, sulla base delle analisi sintetizzate nella prima parte di questo documento, delle attività parlamentari svolte dal 2013 e degli incontri di approfondimento tenuti, ha elaborato una serie di Proposte per un Programma Energia del Movimento 5 Stelle (PEM5S) che, nel rispetto delle realtà locali, siano in grado di accompagnare il nostro Paese nel concreto raggiungimento della sostenibilità e dell’indipendenza del sistema energetico, all’interno di un sistema energetico unico europeo, in tappe successive dal 2020 al 2050.

I 3 OBIETTIVI DI 2° LIVELLO

Subito a valle degli obiettivi generali di politica energetica, ovvero sostenibilità e indipendenza del sistema energetico nazionale, sono stati identificati 3 obiettivi di 2° livello, il cui raggiungimento, per quanto detto, costituisce un passo necessario alla realizzazione degli obiettivi generali.

1 Efficienza e uso razionale dell’energia
Il Gruppo PEM5S propone, come primo punto dell’agenda, una importante riduzione dei consumi finali di energia del Paese. A parità di servizi erogati, una maggiore efficienza ed un uso più razionale dell’energia dovranno essere i punti cardine su cui imperniare ogni decisione, sia pubblica che privata, al fine di ridurre quanto più possibile gli sprechi di energia. La riduzione dell’energia consumata riguarderà tutti i settori di consumo finale, indipendentemente dal tipo di sviluppo e struttura economica che l’Italia potrà assumere nel futuro. Ciò è un chiaro segnale per gli investitori privati e decisori pubblici: non vi sarà necessità di finanziarie nuove opere per l’espansione del sistema, se non per ciò che riguarda la trasformazione del settore elettrico (vedi obiettivi nn. 2 e 3). Si impiegheranno nuove risorse pubbliche e private solo per interventi di efficientamento e per l’adeguamento delle infrastrutture al sistema energetico previsto dagli obiettivi generali.

La loro realizzazione, dal lato domanda di energia, si fonderà:

– sullo sviluppo tecnologico;
– sulla disincentivazione degli usi e dei comportamenti non efficienti;
– sull’azzeramento degli sprechi;
– sulla parziale sostituzione delle fonti di energia termica con la fonte elettrica.

2 Fonti rinnovabili

Come secondo punto, il Gruppo PEM5S propone un graduale ma deciso passaggio alle sole fonti rinnovabili per alimentare il sistema. Questa trasformazione, che dovrà riguardare tanto il settore termico quanto quello elettrico, porterà a soddisfare  la totalità dei consumi finali di energia termica da fonti quali quella solare, le bioenergie e la geotermia, mentre la produzione di energia elettrica dovrà avvenire tramite un utilizzo massivo della fonte solare, a una marcata crescita di eolico e idroelettrico e a un consolidamento nell’uso delle bioenergie e del geotermico realmente sostenibili. Per arrivare a realizzare quest’obiettivo occorrerà indirizzare da subito le scelte di imprese e famiglie, attraverso la definizione e l’attribuzione al prezzo finale dei costi esterni provocati dall’utilizzo di qualunque forma di energia. Di contro, saranno introdotte regole certe per garantire l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile, così come sarà favorita la creazione di strumenti finanziari utili a garantire a tutti la possibilità di utilizzarle. Il passaggio verso questo sistema, fondato esclusivamente sulle FER, richiederà un notevole sforzo per orientare il mercato verso le tecnologie alternative. Tuttavia, se pianificato con largo anticipo, questo processo potrà avvenire a costi ragionevoli, sfruttando, per quanto possibile, l’occasione presentata dall’obsolescenza tecnica degli apparati esistenti e i grandi cambiamenti in corso in tutti i settori produttivi dell’economia.

In questo documento si è scelto di proporre e indagare soltanto le fonti e le tecnologie già presenti sul mercato o con un alto livello di maturità tecnologica (TLR), ma va comunque ribadito che possibili soluzioni, per tradurre in pratica quanto previsto, dovranno necessariamente fondarsi su una continua valutazione delle tecnologie di successiva introduzione, le quali potranno rivelarsi maggiormente efficaci rispetto a quelle oggi delineate, anche in un’ottica di rilancio economico delle produzioni nazionali. Questo punto riguarda il lato dell’offerta di energia.

IL SETTORE ELETTRICO 

 

[…] La produzione elettrica da fonte solare
La produzione da fonte solare, in ridotta espansione nel periodo immediatamente precedente l’implementazione del PEM5S, dovrà essere fortemente incrementata tornando ai livelli di crescita osservati durante gli anni del “conto energia” anche se con caratteristiche legate alla necessità di garantire, accanto alla produzione rinnovabile, l’assenza di comportamenti speculativi da parte degli operatori. Il tasso di crescita medio annuo nel periodo 2021-2050 dovrà essere pari al 9,3%. Nel 2050 il solare costituirà necessariamente la più importante fonte del mix elettrico nazionale, con una quota del 73%. La parte maggiore della produzione, prevista in ca. 420 TWh nell’anno finale dell’orizzonte temporale esaminato, sarà garantita dalla tecnologia fotovoltaica, installata su coperture, tetti, facciate e più in generale sul “costruito”, evitando l’utilizzo di terreni sfruttabili per produzioni agricole (e il relativo rischio speculativo). Un ruolo minore, invece, potrà essere svolto dalle centrali solari termodinamiche.

Leggi qui il programma completo Energia del Movimento 5 stelle (http://bit.ly/2EbeYjx)

 

 

 

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