Decreto FER, si slitta di due mesi. Bruxelles chiede ulteriori chiarimenti

by editore
GSE

Si allungano i tempi per quanto riguarda l’entrata in vigore del Decreto FER, che contiene incentivi per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili in Italia. La Commissione europea avrebbe infatti chiesto ulteriori chiarimenti in merito alla bozza del testo, inviata a Bruxelles a fine gennaio. Nel documento inviato erano stati aumentati i contingenti per registri e aste, e si valorizzava ancora di più autoconsumo e PPA sul fronte del fotovoltaico.

Sul profilo Facebook del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Davide Crippa, si legge:

“In relazione all’appello di Elettricità Futura, Anev e Coordinamento Free dello scorso 1 marzo riferito al DM FER segnalo che le domande arrivate negli ultimi giorni da parte della Commissione Europea portano di fatto allo slittamento di almeno altri 60 giorni, il tempo massimo per la prossima interlocuzione europea. Rilevo inoltre che Elettricità Futura da un lato invita allo sblocco del Fer 1 che attiverebbe diversi milioni di investimenti (fino a 270 milioni di euro all’anno per 20 anni); dall’altro, riportando la polemica sull’idroelettrico a livello europeo, rallenta la chiusura della procedura di notifica”.

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Per altre notizie su questo argomento clicca qui:

25/01/2019: Decreto FER: contingenti più alti per registri e aste; premiati autoconsumo e PPA

Per consulare il testo inviato alla Commissione europea, clicca qui

Solare B2B Weekly

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