L’ attesa è finita. Finalmente il FER X Transitorio, il nuovo meccanismo di supporto per impianti a fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato, è pronto a partire e a esprimere tutto il suo potenziale. Dopo oltre un anno dalla pubblicazione della prima bozza di testo, lo scorso 3 giugno 2025 è partita la prima procedura competitiva del meccanismo, favorita anche dai chiarimenti giunti con la pubblicazione delle regole operative da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’iniziativa, tanto attesa e apprezzata dai principali operatori del solare per l’ampiezza della platea coinvolta e per la possibilità di dare valore all’energia prodotta dagli impianti, dà al fotovoltaico la parte più consistente del contingente di potenza, da un minimo di 0,6 GW a un massimo di 8 GW (su un totale massimo di 11 GW).
Ricordiamo che le installazioni di potenza fino a 1 MW possono accedere direttamente al meccanismo di supporto, mentre per gli impianti con potenza superiore a 1 MW è necessario presentare una manifestazione di interesse, secondo le modalità descritte nelle regole operative. E in questa direzione si inserisce proprio la prima procedura competitiva avviata a inizio giugno.
Prezzo fisso
Uno dei primi plus che trova il consenso del mercato è legato alla possibilità offerta dalla misura di fornire un prezzo fisso dell’energia per 20 anni, prezzo vicino alla competitività di mercato, tutelando l’investitore di fronte a eventuali oscillazioni e creando, allo stesso tempo, appeal in termini di finanziamento del progetto. I valori si attestano a 80 euro al MWh per le installazioni di potenza superiore al MW e di 70 euro al MWh per le installazioni di potenza fino al MW. Un prezzo fisso su 20 anni si traduce in un vantaggio fondamentale per la tutela dei produttori rispetto a eventuali prezzi negativi.
FER X, avviata consultazione
E in effetti, se da una parte la misura è stata accolta con favore dagli operatori di mercato, dall’altra ci sono una serie di criticità che rischiano di frenarne il potenziale. Se si considerano le installazioni di potenza fino a 1 MW, la problematica principale riguarda la tariffa proposta a metà giugno da Arera. All’interno del documento 239/2025/R/efr, in fase di consultazione, è proposta una tariffa di 70 euro al MWh per le installazioni fotovoltaiche di potenza inferiore al MW. Nonostante il testo sia in consultazione fino al 4 luglio, il valore attribuito al solare ha creato non pochi malumori, perché una tariffa simile non sarebbe in linea con gli attuali costi di manodopera e materiali per la realizzazione degli impianti e quindi rischia di non dare la giusta spinta alle nuove installazioni.
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