Trivella (Irene): “Bene l’Ecobonus, ma non basta”

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«Se non ci si limita a una visione superficiale della situazione ma si vanno ad analizzare i numeri nel profondo, è chiaro che uno strumento come l’Ecobonus non è sufficiente a cambiare in misura significativa le caratteristiche energetiche degli edifici». Lo ha dichiarato Virginio Trivella, coordinatore comitato scientifico di Rete Irene, il network dedicato all’efficienza energetica degli edifici, e membro di Renovate Italy.

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Virginio Trivella, coordinatore comitato scientifico di Rete Irene

Trivella si è dichiarato critico sulla capacità di questa misura di accelerare le riqualificazioni energetiche degli edifici: «I dati parlano chiaro: l’Ecobonus finora ha aiutato la sostituzione delle caldaie e dei serramenti di singoli appartamenti. L’isolamento di facciate e coperture è l’eccezione e ha riguardato meno del 5% in valore di tutti gli interventi incentivati. L’integrazione, poi, è assolutamente sconosciuta. Ormai è chiaro che questo meccanismo più di tanto non è in grado di fare. L’ecobonus ha fallito con le riqualificazioni profonde ed è inutile pensare che limitarsi a prorogarlo possa aiutare lo sviluppo».

Secondo il coordinatore di Rete Irete, per dare vero slancio al settore della riqualificazione energetica degli edifici e realizzare un cambiamento concreto, duraturo e profittevole è necessario costruire un nuovo sistema di regole concentrato sull’incentivazione di riqualificazioni profonde ed estese, inducendo i proprietari di immobili a non realizzare interventi frazionati ed irrisori.

«Oggi le banche sono più disponibili che in passato a finanziare i condomini. Rete Irene, per esempio, ha alcune convenzioni molto interessanti con i principali istituiti bancari. Se il contributo dello Stato potesse essere trasformato in una somma liquida e certa, i processi decisionali e i finanziamenti sarebbero di gran lunga semplificati e gli interventi di riqualificazione si moltiplicherebbero. Un conto è indebitarsi per 100, un’altro per 35, soprattutto se il 35 rientra con il risparmio ed è garantito da un buon contratto di prestazione energetica» ha continuato Trivella.

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