3 moduli su 4 soffrono di Pid: una soluzione da Edison

by editore

Il Gruppo Edison Energy ha presentato Pidbull, la nuova soluzione di rigenerazione del Pid (Potential induced degradation) dei moduli fotovoltaici. Il debutto sul mercato italiano è avvenuto in occasione della conferenza Solar Asset Management di Milano (9-10 novembre), durante la quale sono stati illustrati i risultati di una ricerca sul Pid condotta da un team dell’Università di Hasselt Imo-Imomec, in Belgio. Lo studio ha mostrato come tre moduli fotovoltaici su quattro siano soggetti alla perdita di efficienza dell’effetto Pid e anche come la tecnologia Pidbull sia in grado di sanare i moduli fotovoltaici, a condizione che il degrado sia nella fase iniziale.

I ricercatori hanno sviluppato un set-up di test per determinare la sensibilità dei diversi moduli fotovoltaici all’effetto Pid. Considerato che l’effetto Pid ha più probabilità di verificarsi quando la temperatura, l’umidità e la tensione sono alte, 49 moduli di produttori diversi sono stati collocati in una camera climatica per 96 ore, ad una temperatura di 60 gradi, umidità del 60% e tensione di 950 V. Solo 12 moduli sono rimasti al di sotto del limite di degradazione del 5%.

Quando la soluzione di rigenerazione di Edison Energy è stata messa alla prova nelle stesse circostanze di stress test, è emerso che Pidbull era in grado di riparare in modo affidabile i moduli. Dopo soltanto 96 ore di rigenerazione, infatti, il miglioramento medio di tutti i pannelli è stato del 21%.

«L’individuazione e il rimedio all’effetto Pid è un importante passo verso una modalità efficiente e affidabile di generazione di energia solare», ha spiegato Davy Verheyden, managing director di Pidbull. «La nostra soluzione offre grandi risultati. Pidbull è inoltre facile da installare, soprattutto rispetto ai sistemi concorrenti. È durevole, e non è richiesta alcuna alterazione dell’installazione tecnica esistente. I proprietari di moduli fotovoltaici dovrebbero prendere seriamente in considerazione il Pid, e dovrebbero iniziare ad adottare misure per contrastarlo quando avviano la costruzione di un parco energetico. Prima si effettua questa operazione, migliore sarà il rendimento nel lungo e nel breve termine».

(sb)

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