SEN: Pierini (MCE): “É corretto valorizzare gli interventi in ambito residenziale”

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Anche Massimiliano Pierini, managing director di MCEMostra Convegno Expocomfort, ha espresso il suo parere sulle prime indicazioni riguardanti i contenuti della nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) che dovrebbe essere varata entro la fine dell’anno.
«Le prime indicazioni che si apprendono sulla nuova SEN vanno nella direzione giusta» ha dichiarato Pierini. «Finalmente si prende in considerazione il peso del settore residenziale nello sviluppo dell’efficienza energetica, la cui incidenza sugli obiettivi perseguiti di riduzione dei consumi complessivi di circa 9 Mtep passa dal 24 a circa il 35%. Il Governo si è preoccupato anche di sostenere questo obiettivo con proposte concrete condivisibili. Dal punto di vista finanziario, l’istituzione di un Fondo di garanzia a favore degli istituti di credito, dedicato alla concessione di prestiti a tassi agevolati per lavori di efficientamento energetico su immobili residenziali, mi pare un’ottima idea purché nell’ambito di questi lavori rientrino anche il rinnovo degli impianti idrotermosanitari che molto possono incidere sulla crescita dell’efficienza energetica. Mi pare interessante anche l’ipotesi di calcolare l’incentivo fiscale in base al risparmio ottenuto post intervento e non più sul costo dell’intervento, un parametro molto più oculato e logico, ma che sarebbe utile ed opportuno collegare ad una revisione migliorativa dell’attuale meccanismo di calcolo della prestazione energetica dell’edificio. Questo nuovo meccanismo ha di positivo che valorizza anche la corretta installazione degli impianti, ma necessita di una nuova declinazione degli incentivi. Un unico dubbio sul differente trattamento ipotizzato per gli incentivi delle diverse tecnologie. Per ottenere i migliori risultati in termini di efficienza energetica si dovrebbe premiare l’uso integrato, come ad esempio solare termico o caldaia a condensazione, fotovoltaico e pompa di calore. Se si considera che fuori dai grandi centri abitati le soluzioni sono facilmente realizzabili e rappresentano la maggioranza degli edifici in Italia, si può facilmente immaginare come si migliorerebbe l’impatto positivo agevolando proprio l’integrazione».

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