Le soluzioni Omron per l’O&M di impianti fotovoltaici presso aziende agricole in Toscana

by editore

Per rimediare a problemi di sottoproduzione di numerosi impianti fotovoltaici installati presso piccole aziende agricole nella Toscana centrale, l’azienda di servizi Mavilla Srl, fondata da Alessandro Mavilla e Francesco Picchioni, si è affidata ai dispositivi Omron per l’Operation & Maintenance (O&M).

«Nella corsa alla realizzazione degli impianti fotovoltaici nel triennio 2009-2011, molti dettagli importanti sono stati trascurati» spiega Alessandro Mavilla. «Ad esempio è un dato di fatto che raramente sia stato fornito anche un sistema di monitoraggio per impianti di potenza inferiore a 50kWp, forse per scarsa conoscenza e cultura degli installatori locali».

Gli operatori hanno quindi costatato che la mancanza di un sistema di monitoraggio ha impedito di accorgersi tempestivamente della comparsa di problemi tecnici che hanno ridotto la produttività dell’impianto addirittura sino al 50%. Negli accertamenti effettuati, il problema più ricorrente è quello del PID, una degenerazione dei moduli a causa dell’esposizione delle stringhe ad un potenziale negativo.

«Una volta diagnosticato il PID», spiega Alessandro Mavilla,«suggeriamo un intervento in due fasi con l’obiettivo di diminuire l’impatto economico dell’intervento. Inizialmente cerchiamo il recupero dell’efficienza del modulo, installando temporaneamente il Mini PID box Omron-Ilumen ed inserendo un sistema di monitoraggio di tipo avanzato che permette di verificare l’effettivo recupero. Questo permette di riportare velocemente la produttività a un livello soddisfacente e di garantire un flusso di cassa congruo per il proprietario dell’impianto. Nella seconda fase sostituiamo l’inverter originario con l’inverter Omron che ha la caratteristica di prevenire il PID, quindi evitare che le celle degenerino nuovamente. Abbiamo infatti  constatato che, in assenza di misure preventive, se ad un impianto rigenerato viene tolto il PID Box ha inizio una nuova degradazione».

«Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Omron», conclude Alessandro Mavilla, «la cui tecnologia supporta efficacemente il modello di business che stiamo portando avanti. La possibilità di proporre interventi in due fasi distinte, installazione del PID box prima e sostituzione dell’inverter successivamente  per risolvere definitivamente il problema, permette infatti di andare incontro alle esigenze economiche dei piccoli proprietari di impianti, suddividendo l’investimento».

(sb1)

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