Italia Solare sul Decreto FER: “Raddoppiare i contingenti per gli impianti a registro”

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Italia Solare

Italia Solare ha trasmesso al ministero dello Sviluppo Economico alcuni suggerimenti su come migliorare il testo del Decreto FER che prevede incentivi a impianti da fonti rinnovabili per il triennio 2018-2020.

L’associazione ritiene innanzitutto importante mantenere la neutralità tecnologica. “Oggi le aste – fatta eccezione di pochissimi titolari di grandi aree in via di bonifica – sono riservate all’eolico a causa del divieto di incentivazione del fotovoltaico nelle aree agricole”, ricorda Italia Solare. “La diversificazione per fonte è dunque ampiamente garantita e non vi sono ragioni per non premiare, almeno con i registri, gli impianti fotovoltaici laddove sono più convenienti rispetto ad altre fonti”.

«Nell’ultima bozza di decreto ci sono certamente molti punti positivi di cui ne apprezziamo i contenuti, tuttavia riteniamo importante che possa essere considerata la possibilità di aumentare, almeno raddoppiandoli, i contingenti degli impianti da mettere a registro per consentire un reale sviluppo del mercato delle rinnovabili», sottolinea Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «Apprezziamo e chiediamo che sia confermata la frequente fissazione di aste, importante per dare tempo agli operatori di sviluppare adeguatamente i progetti e ridurre i costi tenendo conto della diminuzione dei costi della tecnologia. Allo stesso modo valutiamo favorevolmente il fatto che siano previste agevolazioni per le aggregazioni di impianti ai fini dell’incentivazione».

In tema di sostituzione dell’amianto, l’associazione valuta positivamente la decisione di incentivare gli impianti installati sugli edifici per sostituire le coperture in amianto. Tuttavia, per meglio garantire il successo dell’iniziativa, è necessario assegnare il premio non solo alle eccedenze ma a tutta l’energia prodotta. Allo stesso modo è opportuno che sia consentita la cumulabilità con altri incentivi, se presenti, per la rimozione dell’amianto nei limiti consentiti dalla legislazione europea sugli aiuti di Stato.

L’associazione chiede inoltre che il criterio di accesso prioritario agli incentivi relativo all’utilizzo dei siti bonificati preveda in modo esplicito che i siti contaminati vengano bonificati prima dell’installazione degli impianti fotovoltaici.

Infine, sulla piattaforma per i contratti di vendita di energia, secondo Italia Solare è necessario prevedere strumenti di supporto al finanziamento per i produttori di energia e di copertura del rischio per i clienti, consumatori o traders che decidono di acquistare direttamente energia a lungo termine.

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