Nel mondo 170 Paesi hanno definito target relativi all’approvvigionamento energetico da FER, mentre quasi 150 sono impegnati in politiche che favoriscono gli investimenti nelle rinnovabili e gli attuali modelli di business promettono nuovi modi per finanziare le energie rinnovabili. Questi i presupposti dell’edizione 2017 del report “Rethinking Energy” pubblicato dall’International renewable energy agency (Irena) che analizza gli sviluppi tecnologici e i nuovi modelli di investimento delle rinnovabili, mostrando come il settore sia giunto ad un livello di maturità che consente di considerare ormai irreversibile il processo di transizione energetica verso l’approvvigionamento da fonti pulite. In particolare, crescono gli investimenti globali in energia rinnovabile grazie ai rendimenti stabili nel lungo periodo, nonostante il rallentamento di due tra i principali investitori, ovvero Cina e Giappone. Nell’ultimo decennio, infatti, gli investimenti globali nelle FER sono aumentati costantemente, passando da meno di 50 miliardi di dollari nel 2004 a un record di 305 miliardi di dollari nel 2015.
Un ulteriore sviluppo delle FER sarà determinato dalla crescente richiesta di energia elettrica a livello globale, alla quale, come spiega Irena, sarà necessario rispondere incrementando le soluzioni stand-alone e le micro reti. Entro il 2030, infatti, circa 90 milioni di persone, avranno accesso all’elettricità grazie a soluzioni off-grid.
Il fotovoltaico sarà una delle risorse fondamentali in risposta alla crescente domanda di energia, soprattutto in abbinamento ai sistemi di storage, la cui diffusione aumenterà in modo esponenziale, passando da 1 GW di oggi a 250 GW entro il 2030.
La diffusione del solare sarà favorita anche dal continuo calo dei prezzi e dall’integrazione nelle mini-grid. Entro il 2030 il fotovoltaico, secondo Irena, potrebbe così raggiungere 1.700 GW a livello globale, con una crescita annua del 15%, coprendo il 7% della domanda di energia.
(sb)
