Fotovoltaico: tra gennaio e febbraio installati in Italia 38 MW; assenti le grandi taglie

by editore

Contrariamente alle aspettative degli operatori del settore, nel 2015 il mercato italiano del fotovoltaico ha avuto una partenza rallentata. A gennaio la nuova potenza installata è stata di 16,74 MW e a febbraio di 21,49 MW. Nel bimestre i volumi totali raggiungono quindi la quota di 38,23 MW, contro gli 88,4 MW dello stesso periodo del 2014. È questo il quadro che emerge dai dati Gaudi elaborati e diffusi da Anie Rinnovabili. La ripartizione per taglie presenta una situazione simile a quella dell’ultimo trimestre del 2014: una netta prevalenza del segmento 3-6 kWp (con il 43,4% del totale installato), seguito da tre segmenti che si equivalgono: il 6-20 kWP (con una quota del 20%), il 0-3 kWp (19,2%) e il 20-200 kWp (16,8%). Gli impianti di taglia superiore a 200 kWp coprono solo lo 0,7% della potenza installata a febbraio. Per quanto riguarda le aree geografiche, si confermano ai primi tre posti Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. «Non sono dati positivi, ma è presto per fare bilanci: la situazione non è ancora ben definita» commenta Alberto Pinori, direttore generale di Fronius Italia e responsabile del Gruppo Fotovoltaico all’interno di Anie Rinnovabili. «Il paragone con lo scorso anno non deve ingannare. L’inizio del 2014 ha goduto gli effetti di quella piccola corsa innescata a fine 2013 per il timore che finissero le detrazioni fiscali, una corsa che poi è ricaduta anche su gennaio e febbraio. Quest’anno abbiamo pagato anche un fattore climatico metereologico che ha impattato negativamente, e poi ricordiamoci che lo scorso anno c’era anche la coda del registro». Pinori si dice ottimista per i prossimi mesi. «Credo a fine trimestre non ci sarà un calo sostanziale rispetto all’anno precedente». E sull’intero 2015? «Se proiettiamo il dato sull’interno anno si arriva a 280 MW, ma a mio avviso il valore reale sarà il doppio. Oggi il clima nel mercato è positivo e tra gli installatori si parla di Certificati bianchi, di SEU di accumulo e di altre opportunità di business in maniera più consapevole e più strategica rispetto a un anno fa».

grafico gen-feb

(sb1)

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