Comuni rinnovabili 2015: prosegue la rivoluzione energetica distribuita

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È stato presentato nella giornata di ieri Comuni Rinnovabili 2015, il rapporto di Legambiente che offre un quadro dettagliato della distribuzione degli impianti da fonti rinnovabili sul territorio nazionale. Rispetto al 2013 in Italia, è aumentata la presenza di tutte le fonti pulite, che oggi sono diffuse nel 100% dei comuni italiani, grazie alla presenza sul territorio nazionale di un totale di circa 800mila impianti che producono energia elettrica e termica pulita. Negli ultimi 10 anni il contributo delle rinnovabili elettriche rispetto ai consumi è quasi raddoppiato, passando dal 15,4% del 2005 al 38,2% del 2014, e l’Italia ha conquistato il primo posto in Europa per l’importanza del fotovoltaico in risposta ai consumi elettrici. La fotografia di Legambiente mostra dunque un Paese sempre più rinnovabile, dove crescono i comuni che hanno adottato soluzioni innovative che integrano diversi impianti per la produzione di energia pulita, raggiungendo la completa autonomia energetica dalle fonti fossili. Si tratta dei cosiddetti comuni “100% rinnovabili” il cui numero ha raggiunto le 35 unità, premiati per la capacità di rispondere al fabbisogno energetico grazie ad un mix di diverse fonti. A uno di questi centri, collocati in buona parte nelle province di Bolzano e Trento, è stato assegnato il premio “Comuni Rinnovabili 2015”. Si tratta di Campo Tures (BZ), dove l’intero fabbisogno energetico è soddisfatto grazie a un mix di sette tecnologie da fonti rinnovabili elettriche e termiche e alla gestione locale dell’intera filiera energetica (sia la rete elettrica che quella di teleriscaldamento sono di proprietà comunale). Legambiente ha inoltre messo in evidenza la presenza di 2.809 comuni virtuosi che, grazie alla presenza di una o più fonti rinnovabili elettriche, producono una quantità di energia maggiore rispetto al proprio fabbisogno energetico, e di 46 centri che superano il fabbisogno termico grazie ad impianti di teleriscaldamento collegati a centrali a biomassa o geotermiche. Il rapporto, che quest’anno contiene anche un capitolo sulla mobilità sostenibile e ha ampliato il suo sguardo verso nuove tecnologie come smart grid e sistemi di accumulo, mette anche in evidenza come la crescita delle rinnovabili sia stata inferiore rispetto agli anni precedenti e sollecita i governanti a offrire maggiori certezze normative, nonché la semplificazione burocratica dei processi autorizzativi che riguardano impianti eolici, solari termodinamici, da biomasse, mini idroelettrici, geotermici. In occasione della presentazione del documento è stato anche attivato il sito dedicato www.comunirinnovabili.it

(sb)

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