Anie Rinnovabili chiede al Mise di liquidare il Conto Energia ai proprietari di piccoli impianti

by editore

Circa 180 mila famiglie italiane sono proprietarie di piccoli e piccolissimi impianti di potenza compresa entro i 3 kW, che rappresentano il 35% circa del totale fotovoltaico installato ed il 3% del monte incentivi. La gestione di un piccolo impianto costa al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) come quella di un sistema fotovoltaico di grande taglia. Questi i presupposti alla base della richiesta formulata da Anie Rinnovabili al ministero dello Sviluppo Economico (Mise): “Liquidate il Conto Energia fotovoltaico alle famiglie“.

Come spiega l’associazione: “Risolvere volontariamente la convenzione con il GSE è un vantaggio, sia per le famiglie che per il sistema. Le famiglie, avendo a disposizione subito risorse economiche e nessun vincolo con il GSE, possono dare il via a nuovi investimenti sugli impianti esistenti attraverso il revamping degli stessi o addirittura il repowering nel caso la famiglia volesse dotarsi di sistemi efficienti quali ad esempio le pompe di calore; inoltre attraverso l’installazione di sistemi di accumulo potrebbero incrementare l’autoconsumo in loco e liberare risorse di rete in termini di potenza; in altre parole sarebbe possibile migliorare e incrementare la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile ed impiegare quest’ultima in modo più efficiente e sostenibile per l’ambiente”.

Infine, conclude Anie Rinnovabili, “Liberare i piccoli impianti significa ridurre i costi gestionali che gravano sulla bolletta energetica del sistema”.

(sb)

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