Ad Alberto Pinori la presidenza di Anie Rinnovabili

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Pinori

Alberto Pinori, direttore generale di Fronius, è il nuovo presidente di Anie Rinnovabili. L’assemblea dei soci, che si è tenuta nella sede di Anie Confindustria di via Lancetti, a Milano, ha sancito il passaggio del testimone da Emilio Cremona, presidente dell’associazione nel biennio 2014-2016, a Pinori, che lascia così la carica di vice presidente del comitato direttivo. Pinori rimarrà alla guida di Anie Rinnovabili fino alle elezioni del prossimo direttivo, che si dovrebbero tenere a metà 2017. Nel corso del suo mandato, il neo eletto presidente intende dialogare con maggior forza con le istituzioni, in primis GSE, ministero dello Sviluppo Economico e Autorità per l’energia elettrica e il gas, con l’obiettivo di porsi come punto di riferimento ancora più solido per le aziende che operano nei comparti del fotovoltaico, eolico, mini-idroelettrico, biomasse e geotermia.

«Assumo con orgoglio questo incarico», ha dichiarato Alberto Pinori, «consapevole dell’importante sfida che mi aspetta. Con Emilio Cremona e gli altri consiglieri abbiamo individuato un programma che mi piace definire di “Efficienza Ambientale”, che tocca tutti i temi che riteniamo fondamentali per lo sviluppo non solo della nostra associazione, ma di tutto il comparto delle energie pulite. I nostri obiettivi sono in particolare la stabilizzazione delle detrazioni fiscali per un triennio, e non con proroghe annuali, l’incentivazione sulla rimozione dell’amianto e la contestuale sostituzione con impianti fotovoltaici e microeolici e dove possibile con altre forme di energia rinnovabile e la detrazione del 65% anche per il fotovoltaico quando combinato con altre tecnologie che usufruiscono degli ecobonus. Abbiamo inoltre elaborato proposte concrete da inviare all’Aeeg per la riforma delle bollette elettriche non domestiche, stiamo studiando proposte per il futuro decreto ministeriale sulle FER non fotovoltaiche e altre idee che svilupperemo nei prossimi mesi, a sostegno di tutte le fonti pulite e di un settore che riteniamo strategico per l’industria italiana e per tutto il Paese».

(s3)

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